Italia1

Italia 1 è un canale televisivo italiano privato edito da Mediaset, il principale operatore televisivo privato italiano, e per ascolti è il secondo del gruppo Mediaset. È diffuso in Italia a livello nazionale e si propone come canale generalista a target giovanile.

Nasce il 3 gennaio 1982 da un'idea dell'editore di carta stampata Edilio Rusconi come network che si appoggia a venti emittenti regionali, alcune di proprietà Rusconi, altre semplicemente affiliate per trasmettere sul territorio italiano attraverso l'escamotage dell'interconnessione. La capofila è l'emittente milanese Antenna Nord, ma riveste grande importanza anche la capitolina Quinta Rete. La direzione è affidata a Lillo Tombolini. Annunciatrice del canale è una giovanissima Gabriella Golia, già volto di Antenna Nord.

Il nascente canale nazionale rusconiano inizia la sua programmazione a mezzogiorno con uno spazio dedicato ai ragazzi nel quale vengono trasmesse alcune serie di anime come Lady Oscar e Lalabel e alcuni telefilm di successo come la serie originale di Star Trek, nel primo pomeriggio la linea viene ceduta alle emittenti regionali per poi ripartire su scala nazionale con telefilm e, in pieno pomeriggio, con il contenitore di cartoni animati Bim Bum Bam (all'interno del quale vengono proposte numerose serie di cartoni animati prevalentemente giapponesi come Chobin, il principe stellare, Sport Billy, Hello Spank, Lo scoiattolo Banner, La banda dei ranocchi, Arrivano i Superboys). In tardo pomeriggio la linea torna alle emittenti locali e dopo un'ora viene proposto un telefilm (come il ciclo Paper Moon). In prima serata vengono trasmessi generalmente due film e un telefilm. La rete offre inoltre molto spazio allo sport con programmi incentrati su calcio, boxe, basket e automobilismo, tra cui Grand Prix di Andrea De Adamich.

Tra le serie trasmesse in prima serata troviamo Falcon Crest, Kojak, La grande vallata, Project UFO, Mork & Mindy. Il 23 aprile 1982 viene reso ufficiale l'accordo tra il Gruppo Rusconi e il network americano CBS per l'assistenza tecnica e lo scambio di programmi.

Tuttavia a pochi mesi dalla sua accensione su scala nazionale, i conti del canale iniziano ad arrancare soprattutto a causa degli esosi costi di gestione degli impianti di trasmissione a cui un editore di carta stampata come Rusconi probabilmente non era abituato, ma anche a causa dell'aggressiva politica pubblicitaria attuata dal principale network concorrente, Canale 5.

In effetti la rete di Rusconi si appoggiava a una concessionaria esterna per la gestione degli spazi pubblicitari, la Publikompass, mentre il canale di Berlusconi poteva contare su una concessionaria propria, Publitalia, che personalizzava in modo più flessibile i pacchetti pubblicitari in base ai clienti al limite del dumping.

Il 6 settembre 1982 Rusconi firma un accordo di collaborazione con Silvio Berlusconi proprietario di Canale 5 incentrato soprattutto su una politica comune nella gestione dei tetti pubblicitari ma anche sull'utilizzo comune della rete di alta frequenza e lo scambio di alcuni programmi.
Tuttavia il 30 novembre dello stesso anno il gruppo Rusconi è costretto a cedere per circa 29 miliardi di lire la rete, che verrà poi fusa con Canale 10, anch'esso proprietà di Silvio Berlusconi, per fondare la nuova Italia 1, seconda rete Fininvest rivolta ad un target giovanile.

Fonte: Wikipedia

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